#NONCHIAMATELAWEBCAM è il tag con cui Jabra ha lanciato la sua Panacast P20.
Si tratta di un oggetto di altissimo livello, eccellente nei materiali costruttivi e nelle performance. Con i 90° di panoramica, i controlli di luminosità e saturazione e i suoi 13 megapixel in Ultra-HD 4K rappresenta decisamente quanto di meglio sul mercato.
Ormai utilizzo la Panacast P20 da qualche mese, con grande soddisfazione.
Messa a fuoco automatica, intelligent zoom, controllo della luminosità e saturazione anche nelle situazioni ambientali meno indicate; sono solo alcune delle caratteristiche di questa #NONCHIAMATELAWEBCAM.
Ma procediamo con ordine.
Personal devices
Il primo aspetto da chiarire è che si tratta di un personal device, molto interessante in chiave smart-working.
Jabra parla di Personal Video Reinvented; al di là dell’interpretazione in chiave marketing, è importante mettere a mente questo aspetto.
Si tratta di una diversa declinazione delle sue cugine più grandi e dedicate alle meeting room; una soluzione personale, di qualità.
Materiali e design
La Panacast P20, differentemente dai prodotti, anche di fascia alta, di altri vendor, è interamente in metallo. Appare solida e gradevole alla vista ed al tatto, con la sua forma a saponetta e la superficie zigrinata.
Privacy garantita
La privacy è garantita dallo slider copri-obiettivo, che permette di oscurare la lente della camera ed impedire così ogni possibilità di riprendere.
Poi Jabra assicura di un chip AI Edge integrato, che permetterebbe una maggiore sicurezza del dato grazie all’intelligenza artificiale che permetterebbe l’elaborazione in locale dei contenuti video, ma non ho approfondito questo tema, pertanto lo cito e sorvolo.
Portabilità
Anche questo aspetto lo trovo di grande utilità; la P20 arriva con un comodo case in cui riporre la camera quando si viaggia. Il posizionamento della P20 è poi molto semplice grazie al meccanismo ad incastro che si adatta perfettamente su qualsiasi monitor.
Zoom intelligente
Questa è decisamente la funzionalità che prediligo.
La P20 interpreta alla grande la libertà di spostamento a cui siamo oggi abituati, anche durante un meeting. L’adattamento (zoom-in, zoom-out) è evidente durante un meeting, ma non tanto da risultare fastidioso. E’ naturalmente possibile disabilitare la funzionalità e settare in modo manuale l’inquadratura; questa funzionalità può essere utile quando si registra un video per un podcast e non si prevede di muoversi troppo dalla posizione iniziale.
Controllo della luminosità e saturazione
Anche qui ottime performance della P20; devo ammettere che mi capita raramente di non avere buone condizioni di luminosità, dato che in genere lavoro ad una scrivania posta verso una fonte di luce naturale, ma anche quando mi sposto per lavoro e mi sono trovato in condizioni avverse ho sempre avuto buone performance da parte della P20.
Se poi si vuole optare per controlli di fino (fatelo!) è necessario installare il software Jabra Direct, che permette di configurare le varie funzionalità della P20.
Picture-in-picture
Questa è un’altra funzionalità di grande impatto, per chi realizza abitualmente video in cui racconta un prodotto e magari vuole soffermarsi sui particolari, mostrandoli in dettaglio mantenendo contemporaneamente una visione panoramica.
Le immagini seguenti mostrano meglio di qualsiasi descrizione ciò di cui sto parlando.
Conclusioni
Direi che sono riuscito a rispettare il mantra #NONCHIAMATELAWEBCAM, ora la chance è di provare la P20.
Per farlo è semplice, basta contattarci!