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3 Aprile 1973: 50 anni fa la prima telefonata da Mobile

Un salto nella storia delle telecomunicazioni, il 3 Aprile 1973 la prima telefonata da Mobile: Martin Cooper all’epoca ingegnere in Motorola chiamò il collega rivale Joel Engel della Bell Labs.

La prima telefonata da Mobile

Fu questa la prima comunicazione su rete mobile della storia, il contenuto della chiamata? Semplicemente dire che quella era una telefonata effettuata da un telefono cellulare e che loro in Motorola erano riusciti a realizzare prima di tutti quello che negli anni a venire sarebbe diventata la normalità nel nostro modo di comunicare. Certamente il modello utilizzato agli occhi di oggi può sembrare obsoleto e poco “portatile”. Si chiamava DynaTac pesava oltre un kg e impiegava oltre 10 ore per ricaricarsi mentre per esaurire la batteria bastava una mezzora di utilizzo. La prima telefonata da Mobile ha effettivamente sparigliato le carte, anche se ha impiegato un po’ di tempo per divenire disponibile ai più.

Il silenzio attonito dell’interlocutore e la sua reazione, rimasto senza parole alla notizia del successo dell’azienda concorrente fa riflettere. Possono cambiare le tecnologie e noi che siamo i principali sostenitori del nuovo workplace ne vediamo tutti i vantaggi. Ora si può telefonare da ovunque, semplicemente installando l’app di Microsoft Teams sul proprio Mobile se si configura opportunatamente Teams con le feature di Direct Routing.

Teams sta producendo un’ulteriore accelerazione

E anche Teams non arriva dal nulla, di strada ne è stata fatta partendo dal Live Communications del 2005 per arrivare a Office Communications 2007, negli ambienti enterprise una vera e propria farm di server dedicati alla fonia e alla collaboration. Poi Lync 2010 e poi 2013 la piattaforma cominciava ad essere più stabile per arrivare al traguardo on prem di Skype for Business 2015 e poi 2019.

Meeting, chat, fonia l’idea di un’unica piattaforma per avere sotto controllo le diverse modalità di comunicazione è il filo conduttore delle soluzioni Microsoft. Con Teams si inserisce anche la parte di collaboration [file condivisi – planner – project etc.] per costruire un ecosistema riproducibile ovunque e che ci permette di essere sempre al centro delle attività, dovunque si è.

Cambiano le modalità, quello che non cambia siamo noi esseri umani e la nostra voglia e bisogno di comunicare, anche solo per dire prima di tutti al proprio rivale tecnologico di essere riuscito dove prima si era fallito aprendo di fatto una nuova strada.


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